I Processi Creativi

Cosa sono i processi creativi e perché occorre riattivarli 

La creatività corrisponde  alla tendenza umana a impiegare le proprie risorse per uno scopo costruttivo, soluzionatorio, altruistico, sociale e affettivo oppure di puro godimento estetico (“gusto del bello”). 

Anche la creatività é una manifestazione dell’energia vitale. 

Essa é una particolare conformazione dell’energia universale e poiché secondo la legge della conservazione della materia, tutto si crea, nulla si distrugge, perché ogni cosa é in costante trasformazione, la creatività é energia in incessante movimento. 

L’attività di creazione umana é quindi perenne, anche quando dormiamo, manifestandosi con gli stati onirici, che sono simbolici e immaginativi, quindi creativi per eccellenza.

Senza apporti e azioni creative nella nostra vita quotidiana la legge di conservazione della materia (“tutto si trasforma”) non può essere rispettata. 

In altre parole, ogni persona quando non può agire creativamente si cristallizza in copioni, atteggiamenti e comportamenti ripetitivi, ristagnanti e privi di forza vitale, provocando lo spegnimento della sua energia vitale e l’inevitabile morte interiore. 

Le persone poco e per nulla creative (ovvero che hanno spento la loro creatività) sono come macchiette delle commedie televisive o peggio come zombie che non sanno di essere tali. 

I processi creativi, come quelli energetici sono bloccati dalla presenza delle difese. 

Il principio é il medesimo: tutti i processi vitali che sono in perenne movimento e attivazione verso l’espansione (movimento statico o dinamico che sia, non importa), possono essere bloccati da ostacoli posti dalla famiglia, ambiente, cultura o dalla persona stessa. Anche i processi creativi non fanno eccezione. 

Declinazioni della creatività sono: spontaneità, immaginazione, simbolismo, fantasia, trascendenza, autenticità, immediatezza, intuizione, curiosità, vivacità, sentimento per le novità, sentimento esplorativo, etc. 

La creatività trova la sua dimensione elettiva nei processi artistici-espressivi di tutti i tipi.  

Come attivare i processi creativi

Accedere ai processi creativi é relativamente più semplice che accedere a quelli energetici, poiché il rapporto che interviene con i blocchi sottostanti é differente.

Differentemente dalle tecniche corporee che dialogano per lo più con la componente difensiva della persona (i blocchi) nel tentativo di ridurne l’impatto ostacolante il processo vitale, le tecniche espressive orientate al corpo comunicano più direttamente con l’area sana e non contaminata dell’intero sistema persona (le risorse residue), approcciando ai blocchi in via indiretta, ovvero tramite una mediazione artistica e simbolica che consente di accedere a sé indirettamente e senza eccessiva esposizione o coinvolgimento diretto (criterio del distanziamento estetico). 

Di conseguenza anche le resistenze alla riattivazione dei processi vitali possono essere meno intense, in quanto non vi é il sentimento della minaccia all’equilibrio difensivo, sostituito da una piacevole e immediata eccitazione ludica, specie quando la fase di riscaldamento é stata ben eseguita e basata su attivazione piacevoli e giocose (danze, giochi, stimolazioni immaginative che fanno muovere il corpo, come fare animali, imitarne il verso, giocare con palle immaginarie, giocare a “stop and go”, etc.).

Questa é sostanzialmente la differenza tra un approccio corporeo come con lo yoga, etc., il cui fine dichiarato é cioé quello di togliere qualcosa di ingombrante e  cristallizzato per far posto a qualcosa di più morbido e fluido e un approccio espressivo il cui fine é invece per lo più quello di ottimizzare quello che é rimasto di sano.

Alla fine tuttavia il risultato é il medesimo, ovvero quello dell’accrescimento del potenziale vitale della persona.